Aria di primavera e pensieri sparsi
- Maria Porcu
- 20 mar 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 9 apr
È giunto il tuo tempo primavera. Ibrida stagione del lento sbocciare. Fai breccia in tutti i cuori, anche in quelli più freddi e amanti dell’inverno come il mio. Oh Primavera, bussi silenziosamente alla porta ed esplodi nel capolavoro del tuo divenire.

È successo. Proprio ieri. Immersa negli automatismi del quotidiano vivere umano, ho alzato la testa sui primi fiori rosa, intenti a farsi strada tra i rami secchi, illuminati dalla luce di un’alba rosata.
Automatismi. Dovrei fermarmi più spesso. Rallenta. Respira. Non é forse questo il tempo delle giornate lunghe e luminose? Dicono sia un peccato non uscire di casa. Lavoro troppo. "Fa buio tardi". Mi porto una giacca, il clima è un po' pazzo. Eccoti arrivato Marzo, mese ibrido. Non mi rendo neanche più conto della natura che muta intorno a me?

Vorrei celebrare lo scorrere delle stagioni. Occasione di gratitudine. La natura, dopo il lungo letargo, si risveglia sonnecchiante. Unicità mutevole. Dicono che le temperature registrate siano le più alte di sempre. Penso a un tempo lontano, la scuola elementare, i lavoretti, i colori, i pastelli e pennarelli, l’albero delle quattro stagioni. In inverno, bianco di neve, in primavera rosa di fiori, in estate rosso di frutti e in autunno arancione di foglie. Erano così ben definite.
Momento magico, momento celebrativo di un qualcosa che forse a breve non esisterà più.

Benvenuta cara primavera, sei la tenacia dei primi germogli che ormai sono spuntati sul mio davanzale del cuore, profumi di voglia improvvisa di regalare fiori e dolci alla frutta. Ti vesti di un manto di prato che si fa sempre più verde. Spettatrice di attività all’aperto, passeggiate al tramonto e colazioni in mattine soleggiate.
Sei rinascita, in fin dei conti riscuoti un discreto successo tra meteoropatici esigenti.
Il mese di marzo, l’odore delle prime fragole e la felicità, mista a trepidazione, per l’attesa del mio compleanno.

Si dovrebbe istituire una giornata per celebrare la primavera, una sorta di giorno libero, in cui pedalare in bicicletta, quelle con il cestino di vimini. Fa ancora "freddo ma non troppo", una colazione con le amiche, in quelle caffetterie dalle vetrine primaverili. Un giro dalla fioraia in centro, un mazzo di tulipani da regalare a qualcuno di caro. Immagino il mio giorno libero di primavera. Dopo la colazione, una panchina al parco sotto casa, le pagine sottolineate di un libro, il podcast preferito. La sola idea mi rende felice.
Buona primavera. Ti auguro di trovare sempre il tempo di celebrarla con piccoli rituali!
🌸

Kommentare