Cara Bologna, ti aspetto nel 2024
- Maria Porcu
- 24 gen 2024
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 13 lug 2024
Cara Bologna, ti aspetto nel mio 2024 con le tue sfumature rosse, lo sguardo ai portici e Calcutta nelle cuffie. Ti aspetto con la tua nebbiolina che mi fredda le guance, con la pioggia che non cade sotto i portici e soprattutto con la neve che ormai si vede sempre più di rado.
Ti aspetto, al calduccio, nelle caffetterie del centro, sorseggiando cappuccino e nelle osterie mentre cerco di scaldarmi, dal freddo glaciale del tuo inverno, con i tortellini in brodo.
Ti aspetto anche in estate, con il caldo afoso che solo tu riesci a regalare e che ormai conosco così bene. Ti aspetto con il traffico dei viali e degli autobus che alla fermata sembrano non arrivare mai. Ti aspetto di sera con lo sguardo rivolto allo schermo del cinema di piazza Maggiore mentre mi godo un vecchio film di Hollywood. Ti aspetto in primavera con i pomeriggi all'ombra degli alberi dei giardini Margherita e con il gelato squisito delle cremerie.
Ti aspetto quando sarò triste girovagando tra le tue piazze alla ricerca di una scritta confortante sui muri, ti aspetto con i tuoi tetti di tegole rosse, gli artisti di strada e i tramonti rosa sui colli. Ti aspetto in Piazza Aldrovandi, in Strada Maggiore, in via San felice. Ti aspetto con i tuoi mercatini, gli eventi culturali e le passeggiate ai giardini. Ti aspetto con tuoi vicoletti e gli scorci che solo tu riesci a regalare.
Continuerai a essere una terapia dell'anima, in questo 2024 di me e di te.
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